terça-feira, 19 de abril de 2011

História do Sobrenome Cenci - Versão em Italiano


Cutti gli Italiani, come gli insigni Cenci, riconoscana l´importanza, nella storia d´Italia, del Risorgimento, che si concluse con l´unificazione del Paese nel 1861. Cra i suoi maggiori protagonisti, noti almeno di nome a tutti i membri della casata Cenci del secolo XIX, furana Cavour, Mazzini e Garibaldi, la testa, il cuore e il braccio del Risorgimento. Il primo di questi che comparve sul palcoscenico della storia fu Mazzini. Nato a Genova il 22 giugno 1805, Mazzini dovette, per i suoi sentimenti repubblicani e le sue attivitá reazionarie, andare in esilio in Francia nel 1830. Imperterrito, egli fondó La Giovane Italia, che nel 1834 contava pi di duemila aderenti, fra cui era il Giovane Garibaldi. In seguito ad una fallita insurrezione a Genova nel febraio dello stesso anno, Garibaldi fu costretto a sua volta a lasciare l´Italia e a rifugiarsi in Francia. Mentre questi due fautori dell´unitá nazionale transcorrevano loro malgrado degli anni all´estero, lo sviluppo economico nel Paese apriva nuovi orizzonti politici.
Nel 1848 la famiglia Cenci fu testimone e forse anche partecipe dei moti di cui l´Italia fu teatro in quell´anno. La repressione austriaca ebbe ben presto ragione delle forze rivoluzionarie, che avevano attenuto dei succeissi iniziali incoraggianti. Le riforme e le concessioni vinte a gran prezzo furono revocate dappertutto, ma i membri della stirpe Cenci che vivevano nel Regno del Piemonte continuarono a goderne i benefici. Nel 1850 la famiglia Cenci vivena quel momento storico in cui Cavour, acceduto al gabinetto dei Ministri, preparava un grande programa di modernizzazione. Egli non tardó a formulare un piano di politica estera che era destinato accrescere il prestigio del Piemonte. Era le misure intraprese, forse la piú importante volta a questo scopo fu quella di mandare delle truppe a combattere a fianco della Francia e dell´Inghilterra nella guerra di Crimea nel 1855. Questo valse a garantirgli la partecipazione al Congresso di Parigi, dove presentó sul tavolo delle discussioni la questione italiana e fece valere la tesi che il colonialismo austriaco costituiva una minaccia per la pace e al stabilitá in Italia. Mentre questi significativi eventi facevano il loro corsa Mazzini continuava a organizzare sommosse armate, che ebbero esiti disastrosi. Una di queste scoppió a Milano nel 1853 unáltra in Campania nel 1857. Alla fine del decennio coloro che speravano di vedere I´Italia unita, fra cui era forse la famiglia Cenci, guardavano speranzosi al Pemonte e a Cavour.
Il cognome italiano Cenci é considerato di svariate origini. Innanzitutto lo si ritiene di origine patronimica, vale a dire derivato dal nome di uno dei genitori, di un nonno, o anche diun piú remoto antenato del progenitore della stirpe. In questo caso particolare, il cognome deriva da una forma apocapata del nome Vincenzo, derivato dal latino "Vincentius", a sua volta derivato da "vincens", forma del verbo "vincere", avvero "essere vittorioso". In secondo Ivogo il cognome é considerato di origine toponimica, ossia derivato dal nome della localitá di provenienza del progenitore della famiglia che, in questo caso puó essere il centro di Cengio, o la cittá di Vicenza, indicando una di queste due localitá come residenza dellíniziatore della progenie. Infine il cognome é considerato di origine occupazionale, derivato ciné dall´attivitá svolta dal progenitore, che in questo caso era quella di cenciaio, ovvero egli era convalho nella compravendita di cenci per le cartiere.
Varianti del cognome Cenci sono Cenzo e Censo. Una dei primi riferimenti al nome si rilevano da fonti araldiche e concernono una famiglia Cenci di Roma il cui nome era in origine Cincia o de Cincis. Un sua membro, Giovanni Cenci, fu vescovo di Bologna nel 912, poi arcivescovo di Ravenna, ed infine papa col nome di Giovanni X. Altri personaggi insigni che portarono questo nome furono Bartolomo Cenci, poeta documentato fra il 1780 e il 1793, Lodovico Cenci, un giurista morto nel 1637 e Pietro Cenci, maggiordomo pontificio menzionato nel 1844. Altri riferimenti al nome includono quello rilevato dagli archivi di Alvito (Roma), dove é registrato il matrimonio di Rosetta Cenci con Dominico Macioci in data 15 agosto 1897.
Nel 1857 Cavour fondó la Societá Nazionale Italiana, di cui fu presidente il radicale Daniele Manin e Garibaldi ne fu vice-presidente. Asiccuratosi l´appoggio della Francia, Cavour provocó un attacco dell´Austria, che venne duramente sconfitta dalle forze franco-piemontesi sui campi di Magneta, di San Martino e di Solferino. Queste vittorie causarono un fremito in tutta Italia, che coinvolse naturalmente anche la casa Cenci. Grazie anche all´intervento diplomatica delle altre potenze europee, entro il 1860 il Piemonte si era assicurato il controllo di buonaparte dell´Italia del centro e del nord. Nell´aprile di quell´anno sommosse popolari scoppiarono contro i Borboni in Sicilia, e Garibaldi, alla testa dei suoi leggendari Mille, fra i quali non é del tutto improbabile che ci sia stato un Cenci, salpó alla volta di Marsala. Garibaldi liberó L´isola e guidó i volontari verso il continente, facendo il sua ingresso a Napoli. Il Regno d´Italia fu formalmente proclamato il 17 marzo 1861. I membri di tutte famiglie Cenci disseminate oggi in Italia e altrove riconoscono che gli eventi fatidici vissuti dai loro antenati in quegli anni decisivi costituirono il fondamento innegabile della lora esistenza, e di quella dei loro pronipoti.
ARMA: Cagliato, innestato, merlato di rosso
E d´argento di dieci pezzi con sei
Crescenti volti ordinati in sbarra,
3 e 3 dellúno delláltro.
Traduzione: Il rosso denota Magnanimitá.
CIMIERO: Un crescente di rosso.
Riferimento: D.S.B – I pag. 276
ORIGINE: ITALIA.

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